RIFORMA DELLE IPAB

Dietro la riforma non minor burocrazia, ma solo i rischi di privatizzazione selvaggia

Padova -

Apprendiamo che la Giunta regionale per bocca dell' Assessore Regionale Lanzarin vuole dare una accelerazione delle riforma delle IPAB venete per diminuire la burocrazia che secondo le ammorba tali istituti. Ci troviamo di fronte un numero impressionante di enti locali, con personale assunto con concorsi pubblici, che forniscono un servizio FONDAMENTALE alla cittadinanza in un campo complesso e difficile come l’assistenza agli anziani.

Da parte nostra abbiamo sempre difeso la concezione pubblica di stato sociale, perché riteniamo che solo in questo modo si possano garantire i diritti sanciti dalla costituzione in campo di salute e dare dignità agli ospiti di tali strutture.

Negli anni scorsi ci siamo opposti a qualunque tentativo di mettere a libero mercato un pezzo cosi importante del servizio pubblico nel Veneto, basta ricordare lo sciopero di tutte le IPAB indetto nel 2016 e le diverse vertenze che ci hanno visto combattere ogni trasformazioni in FONDAZIONI di stampo privatistico tali enti.

Riteniamo che qualunque riforma in tale senso possa accadere solo se RIMANE il PIENO CONTROLLO pubblico per tali strutture ed anzi riteniamo che vantaggi di spesa si possano ottenere con il rientro di eventuale personale che sia stato esternalizzato negli anni, che si dimostra più economico e fornisce una qualità migliore del SERVIZIO.

Combatteremo duramente qualunque tentativo , come si sottintende dalla legge regionale depositata, di privatizzare i posti letto ed il personale di questi enti.

Vogliamo lavoro e stato sociale valido, non offrire il fianco ad un libero mercato che fa solo del profitto la sua ragione di essere e non certo il fornire assistenza e dignità agli anziani della regione